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Royal Enfield

Un'indiana a L'Imponente

Ci troviamo domenica a provare il percorso? Certo c'è anche Paolo con la Himalayan ........Himalayan? What is Himalayan?

Più o meno inizia così l'incontro di domenica scorsa per lo scouting del percorso de L'Imponente. Ci ritroviamo insieme a tre amici tutti dotati di moto obso preparate (due Dominator e una Africa Twin preparate per Hat e Transitalia), io sulla mia non più fiammante Honda Crf 1000 L e Paolo che si presenta con una bellissima Himalayan appena ritirata dal concessionario (Paolo è il titolare della Blue Bike concessionaria Royal Enfield di Reggio Emiliaed è un nostro sponsor!).

Premetto subito, sono di parte ma a mio parere la Himalayan è una moto bellissima ottima per partecipare a L'Imponente. Sembra una moto da strada ma ha tutti i particolari che una moto da fuoristrada deve avere a partire dalla ruota anteriore da 21'.

La sua linea sembra una rivisitazione di una moto anni 60, poi la guardi con più attenzione e capisci che è una moto moderna e il suo design non vuole richiamare il passato ma nasce perché la Himalayan è una moto pratica. La posizione guida ha una caratteristica rara nelle moto moderne, è bassa come i vecchi G/S si tocca a terra senza problemi e si guida in piedi in maniera naturale. Ha un cupolino trasparente che protegge dall'aria e non appesantisce la linea. Il motore è un monocilindrico da 400 cc (credo) che gira senza vibrazioni e con un gran bel rumore. Una moto senza fronzoli ( tranne la bussola inserita nella strumentazione), con  un bel serbatoio in ferro 

Paolo è uno che le moto le usa davvero, ha un passato da crossista pratica regolarmente enduro ed ha una discreta esperienza in pista, insomma è un biker totale abituato a guidare moto cattive, sono curioso di vedere come si comporta soprattutto lui che si deve fare 120 km a bordo di una moto che di cavalli ne fa meno di 30.

Il percorso de L'Imponente virtualmente si divide in 4 spezzoni che hanno l'inizio e la fine con il passaggio su un ponte che attraversa il Po.

Il primo spezzone del percorso è molto panoramico ed easy, privo di  traffico ed in alcuni punti privo di incroci e curve cieche:  volendo si possono tenere medie molto alte a patto che le sospensioni lavorino in maniera efficace, perché le buche non mancano. Tutti  lo facciamo in circa  un'ora  tenendo una media da strada asfaltata, la piccola indiana non sfigura, spesso la vedo all'uscita delle curve in perfetta derapata, i cavalli sono pochi ma giusti per divertirsi.

La Seconda parte il discorso cambia pesantemente, le strade non sono più' bianche ma sono sterrati in mezzo a pioppeti, il fiume Oglio fino all'altra settimana ha in parte invaso le terre, quindi il fango non manca come non manca la sabbia che da queste parti è un elemento comune come nel deserto del Sahara.

Qui la piccola Himalayan ci fa vedere di che pasta è fatta, Paolo la guida benissimo, sempre in piedi sulle pedane,  in base alla situazione sposta il peso in dietro o in avanti ed usa i freni pochissimo, in più' di un occasione sono io e la mia Africa Twin con i suoi 200 e passa kg ad andare in difficoltà, le tre vecchie Honda e la Himalayan sono a loro agio.

Facciamo una sosta, tutti facciamo i complimenti a Paolo e tutti (ma proprio tutti) incominciamo a guardare la Himalayan con rispetto, all'inizio era una moto simpatica ed economica adesso è una moto da fuoristrada né più' né meno. Propongo di provare le moto in una zona particolarmente difficile, circa 3 km  di traccia sabbiosa costellata di buche (tranquilli se la faremo il 2 settembre  sarà una variante della variante), io mi offro di venire a piedi per scattare le foto, e così fa anche Giacomo che da Romano de Roma la sabbia non la gradisce molto.

Paolo preso dall'entusiasmo parte insieme a Luca sulla Dominator ultra preparata e gommata e Simone, che invece è un po' spaventato dal peso della sua Africa Twin RD.

I limiti della Himalayan vengono  fuori dopo 500 mt, le gomme di serie sono nate per un utilizzo misto, i cavalli sono appena sufficienti a non piantarsi e tornare indietro... cosa che devono fare anche la AT e la super Dominator, diciamo che qui  è meglio andarci  se guidi un Swm 340 o un Kappa 360. Ritorniamo tutti su i nostri passi per finire il giro e raggiungere il Peace in  Po di Guastalla.

Li vedo tutti soddisfatti il percorso è piaciuto, soprattutto a Giacomo che è rimasto particolarmente colpito dal paesaggio immenso che gira intorno al Po.

Paolo è contento ma pensieroso, guarda e riguarda le nostre moto che sono tutte dotate di tacchetto.... ho il sospetto  che la prossima ricognizione la Himalayan la vedremo dotata di TKC 80 o del  kit catene che offrono come opzionale per chi la moto la usa per visitare l'Himalaya.

PS: Vi ricordo che per la PRIMA EDIZIONE de L'IMPONENTE si puòpartecipare con una moto costruita dopo il  '96 A a patto che pesi PIU' DI 150 KG.

Ci sono altre due deroghe riservate alla DONNE e ai piloti UNDER 20 che il nostro regolamento illustra chiaramente.

 

 

 

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